Partorire Cantando – Training Psicofonetico per il Parto®

Gli incontri di preparazione al parto Partorire Cantando® fanno scoprire che la voce è lo strumento più potente che una donna possiede, per abbreviare i tempi del travaglio, per lenire il dolore e per partorire con facilità. 

Il Metodo Partorire cantando® è stato creato da Elisa Benassi presso l’Ospedale Carlo Poma di Mantova intorno al 1995

È un’importantissima tecnica di preparazione al parto che trova le sue origini nell’ascolto delle voci di tante donne in travaglio.

La dott.ssa Benassi infatti ha individuato la forma della voce che caratterizza i parti facili.
Così ha iniziato a proporre alle mamme in gravidanza la conoscenza di questa voce particolare con la quale possono accompagnare facilmente la nascita del loro bambino.
Ha poi condotto ricerche che confermano la grande efficacia del Metodo. Ha poi formato le Insegnanti Attive di Partorire Cantando®, passando il metodo e le conoscenze.

Sono oltre 6000 le donne che hanno frequentato questo corso di preparazione al parto. Lo descrivono come una bellissima esperienza che ha permesso loro di partorire con una grande presenza a sé stesse.

A chi si rivolge il percorso Partorire Cantando®?

Il percorso Partorire Cantando® si rivolge alle mamme che stanno vivendo l’ultimo trimestre della loro gravidanza fisiologica.

Consente di prepararsi per il parto in modo molto attivo, con l’aiuto della voce.

Che cos’è Partorire Cantando®?

Partorire Cantando® è il vero e proprio Training Psicofonetico che fa accostare la voce utile per il Parto.

Aiuta a capire che la voce, al posto di essere una semplice manifestazione involontaria, è l’importantissima leva di cui ogni donna dispone per rendere più facile il suo travaglio e la nascita del suo bambino.

Partorire Cantando® fa scoprire la voce, molto diversa da quella parlata e cantata, con la quale si crea la cantilena che rende il parto attivo e facile.

Che cosa avviene in questo corso di preparazione al parto così speciale?

1.Si scopre la natura vibratoria e ritmica del travaglio

In travaglio l’utero crea delle onde di contrazione della durata di un minuto ciascuna. Queste onde, dapprima rade, si fanno sempre più ravvicinate, fino a creare la forma di un suono. Per un minuto ecco la contrazione, per un minuto ecco la pausa.
Il suono prodotto dall’utero, è il suo “canto”. Non è udibile, però può essere capito e vissuto bene se viene accompagnato con altre onde, quelle del respiro e della voce.

2.Si aprono le porte ad un nuovo ascolto.

Nel travaglio le porte sensoriali si schiudono verso l’interno del corpo della mamma che sta per partorire.
I suoni del respiro vengono percepiti come quelli delle onde del mare. Queste non sono le stesse di quando viviamo, parliamo o cantiamo, ma cambiano la loro direzione. Durante la contrazione hanno il compito di accompagnare la progressione del bambino verso la sua nuova sponda, la Terra.

3. Si conosce la nuova voce.

Nel travaglio la voce che segue la giusta onda del respiro cambia molto le sue qualità.
Diventa sfuocata, ampia, calda, profonda e viene diretta al bambino.
Se la conosciamo prima e la accogliamo, poi è facile utilizzarla durante la contrazione.
I suoi effetti sono molto potenti: attiva il secondo motore del parto che è il diaframma, aumenta la dilatazione e facilita la discesa del piccolo che sta per nascere.

4. Si sperimenta la giusta organizzazione corporea.

Quando la nuova voce cavalca l’onda della contrazione, obbliga il corpo ad andare verso la terra.
La voce lo aiuta a scendere realizzando questo movimento, non come si farebbe comunemente, ma “dal di dentro”.
Così tante forze si sommano per far avanzare il bambino.

5.Si comprende come ridurre il dolore

La nuova voce è il più potente strumento di autoanalgesia che esista.
La voce che si accompagna alla contrazione ha il compito di ridurre grandemente il dolore. Ammorbidisce i tessuti, isola la sensazione dolorosa a livello locale e accresce la produzione delle endorfine, le morfine endogene che il corpo produce per stare meglio.

6. Si capisce come avviene il parto

Nel parto il bambino scivola attraverso i tessuti perineali. Come è possibile facilitare questo passaggio?
Le pareti vaginali sono come la bocca e con questa sono in relazione.
La voce che sperimentiamo ha la proprietà di aprire la porta della bocca e così, di conseguenza, ai apre anche l’altra porta, quella che il bambino attraverserà. Diventa molto elastica.
Il parto può essere vissuto con grande fiducia.

Che cosa portare?

Partorire Cantando è un modo piacevole di incontrarsi e di incontrare il bambino. Non è richiesta alcuna conoscenza musicale. Il benvenuto è rivolto ad ogni mamma, ad ogni coppia e ad ogni persona vicina al nascituro. Per le sedute è importante portare l’abbigliamento che consente una buona mobilità corporea.

Che cosa comunicare prima degli incontri?

 

Gli incontri di Partorire Cantando® seguono gli ultimi mesi della gravidanza e si adattano alle specifiche necessità presentate da ogni mamma. Per questo è importante comunicare il periodo della gestazione e come lo si sta vivendo.

Fonte: www.partorirecantando.it

 

 

Per info: Tiziana Pericoli

Insegnante attiva di Partorire Cantando

Contact

Phone: 333 5985035

Email: tiziana.pericoli@gmail.com

Website: www.partorirecantando.it

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